Da migliaia di anni il sale occupa un ruolo fisso nella vita dell’uomo fin dalle origini. Circa 10.000 anni fa con la nascita dell’agricoltura si modificò profondamente lo stile di vita dell’uomo. Il cambiamento nell’alimentazione che derivò dall’ampio consumo di cereali coltivati (poveri di sale) e la necessità di conservare a lungo alimenti deperibili come carne e pesce, resero necessario il diffuso utilizzo del sale. Nel Neolitico, dunque, il sale entrò a far parte dell’alimentazione umana principalmente come conservante, mentre solo in epoche successive si determinò quel cambiamento del “gusto” che lo rese indispensabile come “sapore” e lo introdusse nella preparazione e nella cottura dei cibi. La storia dei popoli mediterranei si identifica pienamente con la storia del sale, elemento ritenuto addirittura più prezioso dell’oro, tant’è che Omero lo definisce addirittura “sostanza divina”. I Romani utilizzavano questa sostanza nelle offerte votive fatte agli dei, la assumevano come farmaco oltre ad impiegarlo nell’arte della salagione. Come ricordano le fonti antiche, ampie zone delle coste italiane erano occupate da impianti per la produzione del sale: i più importanti furono, probabilmente, quelli situati vicino Roma, in prossimità delle foce del Tevere. Si tratta delle saline di Ostia e di quelle, di origine etrusca, collocate presso la moderna Fiumicino e note nell’antichità con il nome di Campus Salinarum Romanarum. Ben nota è anche la strada che proprio dal sale prendeva il suo nome, ovvero la Via Salaria, attraverso la quale questo prodotto giungeva da Roma sino alle zone più interne della penisola. Ancora al giorno d’oggi il sale continua a rivestire un ruolo importante, anche se con il passare dei secoli e, soprattutto, con l’introduzione di tecnologie alternative per la conservazione degli alimenti, come la refrigerazione, le popolazioni sono divenute sempre meno dipendenti dal sale. Il suo ruolo principale dunque oggigiorno resta quello di insaporire e di aromatizzare cibi e pietanze. Attualmente in commercio esistono moltissimi tipi di sale da utilizzare in ambito culinario, provenienti da varie parti del mondo. Tra questi ricordiamo il Sale Rosa dell’Himalaya, caratterizzato da un particolare colore rosato dovuto alla massiccia presenza di ferro, il sale Rosso delle Hawaii, il famoso Flor de Sal dell’Algarve, chiamato anche “crema del sole“, che grazie al suo sapore estremamente delicato si abbina bene ad ogni tipo di piatto, il Sale affumicato, il Sale di Cipro e il Sale Blu di Persia.
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