Descrizione
Nome scientifico: Vanilla planifolia.
Provenienza: Messico.
Caratteristiche botaniche: la vaniglia è un’orchidea originaria del Messico che dà frutti commestibili. I suoi baccelli possono raggiungere i 30 cm di lunghezza e, una volta colti, vengono fatti fermentare ed essiccare.
Varietà: su 110 specie di vaniglia allo stato selvaggio, solamente 4 vengono commercializzate:
• Vaniglia Bourbon, è la specie più comune ed è prodotta in Madagascar, Indonesia, Réunion e altre aree tropicali dell’oceano Indiano sud occidentale.
• Vaniglia Messicana, che, essendo prodotta nella terra nativa, è anche conosciuta col nome di “vaniglia originale”.
• Vanilla tahitensis, localizzata nel sud dell’oceano Pacifico.
• Vanilla pompona, varietà di vaniglia diffusa soprattutto nelle Indie Occidentali, nel centro e sud America.
Storia: il termine “vaniglia” deriva dallo spagnolo; più precisamente origina dal diminutivo del sostantivo “vaina“, che significa “baccello” (vaniglia = “piccolo baccello“). In effetti, il termine vaniglia può riferirsi alla pianta, ai suoi frutti o alla spezia che da essi si ricava. L’origine della vaniglia è molto antica. Secondo la leggenda, Montezuma offrì a Cortes, il conquistatore del Messico, una bevanda profumata dal gusto un po’ particolare: cioccolato profumato alla vaniglia. Fu importata in Spagna per la prima volta all’inizio del XVI secolo. I Totonachi, un’ antica popolazione Amerinda, furono i primi produttori fino alla metà del XIX secolo. Tutti i tentativi di far riprodurre questa orchidea al di fuori del proprio habitat naturale fallirono: si ignorava che le api Melipona sono indispensabili per la fecondazione e la formazione del frutto. Nel diciassettesimo secolo divenne molto di moda in Europa e soprattutto alla corte di Francia. Re Luigi XIV, decise di tentare di introdurla sull’Isola Bourbon (oggi Réunion), ma i diversi tentativi non andarono a buon fine, finché nel 1861 un giovane schiavo, addetto alle piantagioni, riuscì nella fecondazione artificiale. Nel XIX secolo, gli studiosi ne identificarono le proprietà stimolanti ed antisettiche che agivano su stomaco e organismo: fu proprio in quel periodo che il farmacologo francese Barbier gli dedicò un’apologia appassionata dove affermava:
“… è un potente afrodisiaco perché fa partecipare il sistema genitale all’eccitazione generale…” Agli inizi del Novecento i medici consigliavano l’assunzione di vaniglia per combattere la frigidità e tra i sintomi del “vanillismo”, ovvero l’insieme di disturbi causati da manipolazione o ingestione di vaniglia, oltre a dermatite e malesseri era annoverata anche un’irrefrenabile pulsione sessuale.
Proprietà terapeutiche: la vaniglia ha proprietà stimolanti ed antisettiche ma è anche molto nota per le sue proprietà afrodisiache . Inoltre, alcuni studi recenti hanno dimostrato che la vaniglia è anche in possesso di proprietà antidepressive, questo grazie alla presenza di sostanze in grado di apportare benefici al sistema nervoso centrale.
Usi e impieghi: la vaniglia può avere applicazioni di vario tipo, dal settore gastronomico (industriale e domestico) all’industria dei profumi e alle tecniche di aromaterapia.
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